sabato 15 ottobre 2011

Campobasso calcio, lettera al presidente: la solita "Caponata"




(Lettera inviata alla società il 13 ottobre 2011. Il presidente Ferrucio Capone e il suo entourage FINORA non hanno risposto)


Presidente Capone, leggo da lontano ma con grande attenzione ciò che sta accadendo all’interno del Nuovo Campobasso Calcio. Divorate le dichiarazioni post-Milazzo, ritengo doveroso sottolineare che la sua amarezza è giustificata. Sbaglia, e molto, chi sostiene il contrario.

Da molisano e da campobassano conosco come le mie tasche le difficoltà di chi prova a fare sport da quelle parti, a prescindere dalla disciplina, dal livello, dalla categoria.

È un po’ come finire sotto un’immensa lente d’ingrandimento –se ne sarà accorto pure lei- molto più grande dei confini di questa terra. Una lente che analizza morbosamente anche i più piccoli particolari, spesso travisandoli.

Una terra minuscola, dove la presenza di tante testate giornalistiche -perché di questo in fin dei conti si parla- da un lato salvaguarda il principio del pluralismo dell’informazione, dall’altro presta il fianco agli interessi più vari. Interessi non sempre sani, che talvolta si beffano della deontologia. Lei è una vittima di questo sistema, né la prima né l’ultima.

Sacrosanto anche il rimprovero alle istituzioni e all’imprenditoria locale, componenti da decenni sorde al richiamo dello sport. Ma anche lei, Capone, cosa pretende? Crede davvero che in un tempo di crisi (economica) nera qualcuno intenda spendere più di quanto guadagna solo per amore di una maglia? Col calcio non si fa cassa, è roba nota. Al massimo si può sperare, con una buona strategia, che l’opera prestata alla comunità apra altri sbocchi. A lei finora non è andata bene nemmeno da questo punto di vista. Capita.

Solo gli eroi e i rivoluzionari, però, vanno avanti senza paura. Si tratta di quelli che lottano contro tutto e tutti con la consapevolezza di poterla spuntare. Sì, perché sarà la Storia a dar loro ragione. Rifletta su questo, presidente. Decida se restare vittima del sistema o protagonista di una svolta. Un suo passo indietro può cambiare ancora la storia di Campobasso e del Campobasso. In caso contrario, provi a conservare comunque un buon ricordo di questa piccola, strana ma pur sempre straordinaria terra.


A seguito di un comunicato stampa del segretario generale rossoblù Nicola Di Bari (sarà il cantante?),comunicato cui ha fatto seguìto una pronta e curiosa rettifica, aggiungo...


Che la sua avventura ai piedi del Monforte sia o meno giunta al capolinea, si mostri altrettanto risoluto nel saldare quanto invocato dal segretario Di Bari nella sua prima e più sentita (rispetto all'immediata rettifica) nota ufficiale del 14 ottobre, dove si legge di "problemi di logistica, sensazione di assoluta precarietà, totale mancanza dello staff medico durante il ritiro precampionato, accordi disattesi e revocati unilateralmente, un profondo disagio morale e materiale ancor più evidente per i calciatori più giovani, alcuni dei quali alla prima esperienza nel calcio professionistico, ed, allo stato attuale, nessun emolumento percepito da alcun tesserato per le prestazioni professionali fornite dall’inizio della stagione calcistica, nonostante ripetute scadenze annunciate e mai rispettate".
Perché stufarsi e indietreggiare è lecito, fregare no. Mai.

Alfredo Alberico

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