
La palla lanciata a due mani per abbattere dieci birilli è una novità non assoluta ma resa popolare dal successo, in termini di risultati, raccolto nelle varie competizioni e che porterà il 25 enne di Orange, South Galles, nella hall of fame del suo sport. Non di certo l'antesignano di rivoluzioni copernicane di portata amplissima come fu per Dick Fosbury che, nel 68, guarda caso, nel salto in alto vinse il campionato NCAA e s'impose nei Trials di qualificazione alle Olimpiadi, inventando un nuovo stile, il Fosbury appunto, che condannò all'oblio il fino ad allora intoccabile e impronunciabile scavalcamento ventrale.
Non solo bowling e atletica, ma anche tennis e calcio hanno vissuto i loro cambiamenti, non derivati da introduzioni di moviole o microchip, ma semplicemente a partire da intuizioni dei loro protagonisti. Il rovescio bimane che ora rende popolarissimo un certo Rafa Nadal, fu brevettato nel dopoguerra dall'italiano Beppe Merlo, trovando un riscontro importante solo perché Bjorn Borg e Jimmy Connors, 19 tornei del Grande Slam vinti in due, lo fecero proprio e lo estesero alle generazioni future. Il resto, nel calcio, è contenuto nelle giocate dei campioni, flip-flap l'elastico, l'aurelio e il paso doble sembrano termini già assorbiti dal linguaggio comune, come le "maledette" di Pirlo o Del Piero, traiettorie per sempre letali e ingannevoli, ma senza, appunto, cadute di stile
di Augusto DE BARTOLO
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Il blog Footballando
21 marzo 2009
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