venerdì 9 dicembre 2011

Cento storie, cento campioni: "Tutti gli uomini che hanno fatto grande l'Ac Milan"

In libreria dal 7 dicembre 2011
"Tutti gli uomini che hanno fatto grande l'Ac Milan"
di Augusto DE BARTOLO
Credo che scrivere un libro sia una fatica immane. Lo può fare solo chi è munito di grande pazienza e una soglia d'attenzione molto alta. Oltre che, ovviamente, di una minuziosa conoscenza dell'argomento trattato. Senza questa "patente" è meglio non incamminarsi in un viaggio che diventerebbe incredibilmente tortuoso. Nella prima fatica di Augusto De Bartolo questi tre ingredienti -pazienza, attenzione e conoscenza - ci sono tutti.
Ho avuto il privilegio di leggere in anteprima il testo e mi sento di sconsigliarlo a quei pochi che mai hanno avuto a che fare con una grande passione. Di qualsiasi tipo, magari
perché considerata inutile affanno. In tal senso, l'introduzione a questo saggio sulla gloriosa storia del Milan e dei suoi eroi è di un'intensità choccante:

"Ora capisco tutti gli allenatori che, quando da ragazzo giocavo a calcio, hanno dovuto – a volte a malincuore, anche se non l’hanno mai ammesso – escludermi dalla formazione titolare. Scegliere i 100 uomini che hanno fatto grande il Milan è stata una responsabilità che mi ha fatto sentire un po’ Czeizler, o Rocco, Sacchi, Capello, Allegri: una sorta di super tecnico di una squadra con una rosa infinita. E alla fine anch’io ho dovuto escludere dai titolari molti giocatori che avrebbero meritato un posto nella storia.
Questo non significa che non siano stati importanti, tutt’altro. Faccio mio un detto banalissimo e di cui spesso si abusa nel mondo del calcio: è la panchina che ti fa vincere certe partite. E così è stato anche per il Milan e per quei campioni che non hanno trovato spazio in questo libro: i due pionieri fratelli Trerè, Peppin Meazza troppo nerazzurro e troppo poco rossonero, e ancora Tognon, Danova, Vecchi, i Carraro, Amarildo, Benetti, Chiodi, Wilkins, Malatrasi, Novellino, Colombo, Fuser, Stroppa, ma anche i recentissimi Robinho e Cassano, che avranno ancora la possibilità di essere titolari se continueranno con queste buone premesse".


(Augusto De Bartolo)

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