venerdì 13 luglio 2012

Generazione di fenomeni, avvistamenti e vicissitudini: Cisolla ha firmato per... Sky. Ma ha il telefono acceso

Alberto Cisolla
schiacciatore ex  Roma
(foto da sportlive.it)

Zia Concetta è una ristoratrice di una cittadina del centrosud dimenticata da Dio. Il locale, che porta lo stesso nome della proprietaria, è stato per anni il ritrovo di giovani squattrinati a caccia di un rifugio dove riempirsi la pancia con un pugno di lire. Per molti di noi era anche il posto giusto dove chiacchierare, davanti a un buon bicchiere di rosso, di 4-4-2, blocco e primo tempo. Calcio, basket e pallavolo erano le nostre ossessioni.

Sono tornato lì la scorsa settimana: zia Concetta ha moltissime rughe in più, ma dalla sua cucina escono ancora profumi deliziosi. Tra i tavoli, una scarsa decina oggi come ieri, ho ritrovato un vecchio compagno di squadra. Palleggiatore fino a qualche anno fa in serie C1, Emilio, detto il ‘capitano’ per il suo carisma, mi ha raccontato dell’ultimo avvistamento in città di Pasquale Gravina, ex azzurro e da quelle parti considerato una specie di eroe.

Ne è nata, inevitabile, una discussione sulla generazione di fenomeni che per circa un decennio, tra il 1990 e il 2000, ha reso grande la nazionale italiana di volley. Gravina dal 2009 ha legato il suo nome a Treviso, diventandone anche amministratore delegato prima della deflagrazione societaria e il trasferimento del titolo a Belluno. Che a Treviso il volley viva un momentaccio lo conferma anche la vicenda di Alberto Cisolla, trevigiano e altro grande del nostro volley. Sette scudetti, tre Champions e wikipedia solo sa quanti altri titoli, oggi Cisolla è uno schiacciatore in cerca di occupazione. Conseguenza della mancata iscrizione in A1 della M.Roma, squadra dove ha giocato lo scorso campionato. La tentazione sarebbe quella di consigliare il suo acquisto a Modena, anche se ingaggi e politica dei giovani rendono questa ipotesi un azzardo. Ma chissà... Di fatto, Cisolla si trova a spasso. ‘Sopravviverà’, diciamo così, commentando l’Olimpiade per Sky in attesa di una chiamata. Tenere il telefonino a portata di mano è un destino comune a molti giocatori in un momento e in un contesto molto particolare: meno squadre (12 in A1 e 13 in A2 dopo che Matera ha vinto il ricorso al Giudice di Lega) e meno euro. In mezzo a tutto ciò diminuiscono le possibilità di andare all’estero a questo punto dell’estate, dato che in molti tornei ci sono limiti al numero degli stranieri. E’ cambiato davvero tutto. Tranne il vino di zia Concetta, meno male.



di Alfredo ALBERICO
dal quotidiano Modena Qui

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