venerdì 24 agosto 2012

Un bronzo, pochi sorrisi e tanti mugugni ai Giochi. Ma Berruto è un motivatore d'oro, quasi da imitare

Mauro Berruto
ct dell'Italvolley
Sotto il solleone, tra un anticiclone sahariano e l’altro, sognare è un po’ come refrigerarsi. È anche per questo che prima della sosta estiva c’eravamo lasciati con una serie di dolci speranze. Poi però l’eccessiva vicinanza al braciere olimpico ci ha restituito due scottanti responsi sottorete. I Giochi di Londra, che giornata dopo giornata sembravano poter concedere uno spiraglio dorato alle due nazionali italiane, hanno invece rispedito a casa le squadre allenate da Barbolini e Berruto. Alla fine il bilancio è di un bronzo, pochi sorrisi e tanti mugugni.

Strano il destino delle azzurre, partite alla volta dell’Inghilterra con molte più chance di podio rispetto all’Italvolley maschile: ma i pronostici non hanno aiutato in nessun modo Costagrande e compagne, che si sono arrese alla Corea (una sorpresa ma non troppo).

Calo di concentrazione, calo fisico e un pizzico di malasorte hanno deciso l’avventura di queste ragazze e, forse, anche il futuro del commissario tecnico Barbolini. Oggi è difficile immaginare quali scelte farà il ct dopo quella di trasferirsi in Turchia, al Galatasaray. Lì ritroverà Lo Bianco e Gioli, due colonne del team azzurro costruito in questi anni. Altrettanto difficile, però, è anche non pensare a un cambiamento radicale. Valutazioni che la Federvolley non farà su Berruto.

Il coach torinese magari non avrà il consenso della maggior parte degli appassionati, però la seconda medaglia dopo l’argento vinto agli Europei di Vienna vale a blindare il suo contratto. Berruto si è confermato un ottimo motivare, soprattutto nei momenti più delicati come il pesante ko nel girone contro la Bulgaria e soprattutto dopo la semifinale persa contro il Brasile. In questo assomiglia molto a Radostin Stojcev, tecnico pluricampione d’Italia con Trento. Credo che molti allenatori di serie A qualche appunto l’abbiano preso durante le Olimpiadi, anche uno esperto come Lorenzetti.

Casa Modena ha iniziato da poco più di una settimana la sua lunga preparazione al campionato: al PalaPanini l'esordio casalingo contro Verona è in programma il 7 ottobre. Serve tempo, pazienza e motivazione. Soprattutto se l’anticiclone sahariano non deciderà di andarsene in vacanza.


di Alfredo ALBERICO
dal quotidiano Modena Qui

Commenti: 0   Visualizza

Nessun commento:

Posta un commento