sabato 1 settembre 2012

Quella corsa nel parco che sembra quasi una metafora. Lavoro, fatica e serenità per ricominciare e accelerare

Casa Modena al lavoro
nel parco "Enzo Ferrari"
Per un giornalista del nuovo millennio andare a caccia di notizie vuol dire anche muoversi, col passo del giaguaro, nella sconfinata foresta del web. E’ così che mi sono imbattuto, anche un po’ per caso, in quella che considero un’immagine deliziosa. La foto a cui mi riferisco immortala un momento della preparazione atletica di Casa Modena: i giocatori, dopo la seduta in palestra, fanno jogging nel parco Enzo Ferrari. Mi piace considerarla una metafora sportiva, perché ormai è arrivato il tempo di spingere sull’acceleratore. 
A ben guardare, per una città che si sta rimettendo in piedi, questa foto può essere interpretata anche come una metafora della vita.

Filosofismi a parte, due settimane di preparazione sottorete sono state archiviate. 
Un tempo che potrebbe essere sufficiente per fare le prime valutazioni. Oggi, però, sarà il campo a dare risposte (un po’ più) concrete sullo stato di salute di Casa Modena. I gialloblù sgranchiranno gambe e braccia contro la nazionale norvegese. Un test che incuriosisce i tifosi, ovvio, ma soprattutto il coach Angelo Lorenzetti, che avrà a disposizione tutta la rosa tranne lo schiacciatore belga Sam Deroo e dell’opposto lettone Gundar Celitas.

«Posso dire che l’approccio del gruppo è stato buono, mi auguro che prosegua anche quando la fatica si farà sentire di più. 
Questa è una squadra molto stimolante», ha detto il coach nella conferenza stampa della vigilia. «Per assurdo la mia squadra non dovrebbe avere bisogno dell’allenatore, serve tempo, autostima e fiducia reciproca», è la frase di Lorenzetti che mi ha colpito di più.

Va contestualizzata, certo, ma ognuna di queste parole indica l’estrema fiducia che l’ex Piacenza ha nei suoi uomini, quelli che designerà come titolari e quelli che in panchina si dovranno far trovare pronti.

Premesse importanti in vista dell’esordio in campionato del 7 ottobre in casa contro Verona.
Lavoro, autostima e fatica sono i termini che ad oggi fotografano meglio le condizioni e l’umore dei gialloblù. Ma anche tanta serenità.

Cosa che colpisce e piace allo schiacciatore francese Guillerme Quesque, arrivato in Italia a luglio, e che così ha ‘disegnato’ lo spogliatoio del PalaCasaModena facendo due chiacchiere con il quotidiano Tuttosport.
Ha descritto quello modenese come un «ambiente bellissimo». E per ora è davvero tutto bello, come le corse nel parco cittadino.

di
Alfredo ALBERICO
dal quotidiano Modena Qui

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