martedì 10 aprile 2012

Post season breve, ammucchiata super. Ma che fascino hanno questi play off?


Tutte ai playoff, tranne Padova e Ravenna precipitate in A2. Dodici squadre e quattro mini gironi hanno già animato la fase dei quarti di finale. Che piaccia o no, questi sono gli spareggi scudetto nel campionato di pallavolo. Un piano di riforma varato un’estate fa dalla LegaVolley (era il 13 luglio) e del quale si è parlato troppo poco. Un’ammucchiata sottorete che nelle intenzioni dovrebbe dare maggior fascino -appeal per quelli degli inglesismi a tutti i costi- a un torneo dominato in lungo e in largo dall’Itas Diatec Trentino.

Regime, quello bianco e rosso, consacrato la scorsa stagione e che, a prescindere dalla formula per assegnare il titolo, difficilmente cadrà al termine di questa.
Qual è allora il senso dell’innovazione? Non ne ho la minima idea.
Lo so, un giornalista dovrebbe scrivere e parlare solo delle cose che sa a fronte di un attento lavoro di ricerca e verifica delle fonti.

In questo caso, però, una spiegazione sensata non l’ho trovarla. E allora il dio calamaio benedica rubriche del genere, in cui qualcuno dà la patente per esprimere un’opinione che fornisce ai lettori un elemento di riflessione in più. La mia è che questo meccanismo non può e non deve passare come un premio a chi, dopo le canoniche ventisei giornate, si ritrova sotto l’ottavo posto. La storia di Davide che mette knock-out il gigante Golia, vicenda spesso declinata nello sport, è bella da morire. A tutto, però, c’è un limite.

Per intenderci: prima dei playoff, quante chance di battere Trento aveva una piccola come San Giustino (entrambe nel girone A) che ha chiuso la stagione regolare ai confini della zona retrocessione? Pressoché zero.

È come se nel calcio la Juve, oggi prima della classe, debba giocarsi un po’ di scudetto contro il Lecce, oggi terz’ultima. Dietro l’angolo, poi, il rischio di far consumare carburante a chi i numeri per dare spettacolo nelle finali li ha sul serio.

Di buono c’è che le seconde classificate ai quarti fanno un passo verso la Challenge Cup; di logico c’è la necessità di una post season corta, la più breve della storia pallavolistica italiana, per poi dare spazio alla preparazione olimpica alla selezione azzurra. Basta a rendere più bella la Serie A1? Lo scopriremo con il v-day, la finale secca del 22 aprile. Che piaccia o no, questi sono i playoff.

di Alfredo ALBERICO 
dal quotidiano Modena Qui

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