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Casa Modena attesa dalla sfida contro Castellana Grotte |
Del resto l’altalenante inizio di stagione, con la convincente vittoria all’esordio contro Verona e la batosta in trasferta a Vibo, spiegano in modo chiaro il pensiero del coach marchigiano. Slittata la terza giornata (Trento era alle prese con un altro trionfo Mondiale), è ormai agli sgoccioli il conto alla rovescia che porta alla sfida contro Castellana Grotte.Sulla carta un’occasione ghiotta per archiviare il terribile viaggio in Calabria e mettere da parte punti preziosi.
PERCHE' ESSERE OTTIMISTI – Innanzitutto si gioca in casa. E se il fattore campo conta ancora qualcosa, il PalaPanini è un’arma in più. Dall’altra parte della rete, poi, ci sarà una squadra finora finita sempre sconfitta (1-3 contro Cuneo, 3-0 a Macerata, 2-3 con Perugia). Un avvio choc per i pugliesi, complice un calendario che non ha favorito gli uomini di Gulinelli. Allenatore rodato, al suo sesto campionato in A1 e con un paio di esperienze all’estero (Halkbank Ankara e Olympiacos Pireo), deve però fare i conti, oltre che con un morale tutt’altro che alle stelle, anche con il congedo da questa stagione del palleggiatore italo-argentino Martin Kindgard. Un grave problema familiare lo ha costretto a rientrare a Buenos Aires. Un duro colpo per il club che aveva puntato parecchio su di lui.
PERCHE' ESSERE PRUDENTI – Il punticino in classifica non deve trarre in inganno. Castellana Grotte è squadra che non molla mai: nei primi due match, contro avversari importanti come Cuneo e Macerata, non ha mai chiuso un set con meno di 20 punti. Un netto calo c’è invece stato nell’ultimo confronto.
Con Falaschi regista nel sestetto titolare, a sostituire Kindgard sarà Davis Krumins. Nato nel 1990, colosso di un metro e novantacinque con 64 presenze nella massima serie, ha attirato su di sé le attenzioni della nazionale. Meglio tenerlo d’occhio anche nella gara di Modena, dove, tra giovanili e prima squadra, ha giocato dal 2005 al 2008. Casoli e Yosifov, anche loro ex, gli altri sorvegliati speciali.
di Alfredo ALBERICO
dal quotidiano Modena Qui
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