venerdì 30 novembre 2012

Cara Casa Modena, non ho ancora capito chi sei. Troppi alti e bassi: le perplessità minano il giudizio

Casa Modena affronta Macerata
nel prossimo turno di A1
(foto da Modena Qui)
Temo che mia figlia, tre anni appena compiuti, inizi ad avere seri dubbi sull’equilibrio mentale del papà. L’ho intuito qualche giorno fa, prima di accompagnarla all’asilo, dal suo sguardo confuso mentre continuavo a dirle che «curare una rubrica per un giornale è cosa assai complicata». Sì, sarà anche troppo piccola, ma volevo solo sfogarmi e condividere con il rampollo che quanto scritto fino ad oggi per Modena Qui fa parte di quei rari casi in cui il papozzo-giornalista può sbilanciarsi in un giudizio. Operazione rischiosa, pure un po’ stressante, perché dietro l’angolo c’è sempre la possibilità di cadere in contraddizione.

La piccola si è tenuta le sue perplessità mentre si avviava all’impegnativa giornata tra i balocchi. 
Io, a dire il vero, ne ho maturate altrettante. Non riesco infatti ancora a capire che razza di squadra sia Casa Modena, senza esitazioni definita «priva di un'anima» la scorsa settimana dopo una pesante sequenza di flop. Il successivo e inatteso colpaccio contro Cuneo, invece, ha rivoluzionato le mie idee. Non avranno ancora un’anima -mi sono detto- ma i gialloblù sono vivi e vegeti! Posizione mutata una manciata d’ore dopo per via della sconfitta, stavolta prevedibile, incassata nel recupero contro Trento. Perdere contro i campioni del mondo ci sta, ma Modena ancora una volta ha affrontato a modo il suo match: tra alti e bassi. Ha saputo mettere in difficoltà gli uomini di Stoytchev, poi si è sbriciolata tra una miriade di errori che vanno al di là dal valore dell’avversario. È questo l’aspetto su cui Lorenzetti dovrà lavorare molto. E il passaggio di Kooy alla Lube Macerata non facilita certo l’operazione.

L’AVVERSARIO - Nel prossimo turno, dall’altra parte della rete, Modena si ritroverà di fronte proprio i faccioni scudettati della Lube. Loro giocheranno in casa e il pronostico, manco a dirlo, non strizza l’occhio ai nostri eroi. La formazione di Giuliani (capolista con 21 punti) ha vinto 7 partite su 8. L’unica sconfitta dei biancorossi è arrivata al quinto set contro Trento. Attacco formidabile, murato solo 45 volte (contro le 100 di Ravenna); una macchina da punti con 502 palloni vincenti messi a terra. Il martello azzurro Zaytsev, 28 punti a Verona nell’ultima giornata, sa essere incontenibile. Le cose girano bene anche in difesa: 41 errori in ricezione, solo Vibo ha fatto meglio con 31.

PERCHE' CREDERCI - Perché Casa Modena è in grado di giocare una buona pallavolo (suvvia, un po’ di ottimismo); perché in palio ci sono punti decisivi per centrare un difficile obiettivo: la qualificazione alla Final Eight di Coppa Italia, che fino a domenica sembrava compromessa; perché non voglio avere più dubbi né incrociare lo sguardo perplesso di mia figlia.

di Alfredo ALBERICO
dal quotidiano Modena Qui

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