venerdì 25 gennaio 2013

La sconfitta di Castellana è un incidente di percorso. ‘Nun c’è problema’: Modena può domare Piacenza

Casa Modena ha perso?
"Nun c'è problema..."
Aprile 1995, prima settimana del mese. Mentre la Daytona Modena si avviava a vincere lo scudetto numero venti della sua storia, io ed un manipolo di compagni del liceo stavamo per scrivere un capitoletto della nostra vita che non avremmo mai più dimenticato. In quella mattinata, fredda ma soleggiata, salimmo su un torpedone malconcio. Anzi, era proprio scassato: partenza da Campobasso (Molise), arrivo a Formia (Lazio). 

Contro ogni pronostico, avevamo da poco centrato il titolo di campioni regionali nel torneo studentesco di pallavolo. 
Lì, in pieno Agro Pontino, all’interno di una polverosa ma capiente palestra di un istituto tecnico, ci aspettava la prima partita della fase nazionale. Emozionati, un po’ spaventati, ma anche contenti per la giornata di lezioni dribblata. Nonostante il miscuglio di sensazioni, riuscimmo a scendere in campo con una dose tale di sfacciataggine da vincere un set, il secondo.All’ultimo time-out di questa frazione eravamo più concentrati ad ascoltare quello che diceva il loro coach che il nostro. Errore fatale. Di quel time-out ricordo chiaramente il «Nun c’è problema» - inutile la traduzione - ripetuto non so quante volte dal loro allenatore: «Nun c’è problema, vinciamo. Nun c’è problema, vinciamo».

E infatti perdemmo 3-1 tra le grida (e gli insulti) delle decine di ragazzi presenti sui pochi gradoni della palestra. 
Quella frase, tante volte rispolverata nel corso degli anni, mi è tornata alla mente subito dopo la sconfitta di Casa Modena a Castellana Grotte. Perché di fatto non c’è problema, è stato un incidente di percorso. Tutto sotto controllo, anche se il ko mette fine alla lunga striscia di risultati positivi. I gialloblù sono sempre lì, tra le prime posizioni della classifica, pronti a riprendersi il ruolo, legittimo, di rivelazione della stagione. Con una possibilità in più nel prossimo turno: vendicare la sconfitta subita a Piacenza nel match di andata.

L’AVVERSARIO - Modena dovrà sfruttare innanzitutto il fattore campo contro la Copra Elior. 
Loro sono reduci dal netto successo (ottavo in nove partite) a Vibo Valentia, sestetto, quest’ultimo, scivolato nelle zone medio-basse (14 punti) dopo un avvio di stagione pazzesco. Piacenza, invece, porta con merito sul petto il gallone di terza forza del torneo (31 punti, a -6 da Macerata e Trento). Dieci i successi, mentre sono cinque le sconfitte incassate dalla formazione allenata da Monti (quinto anno in A1, secondo alla guida dei biancorossi). Le armi a sua disposizione sono diverse, dall’esperienza di Papi a quella di Fei (nonostante l’altalenante prova in Calabria), dall’esplosività dello schiacciatore bulgaro Zlatanov alle giocate da fuoriclasse del cubano Simon. Ma «nun c’è problema», Modena sa come si domano le grandi di questo campionato.

di Alfredo ALBERICO
dal quotidiano Modena Qui

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